FINAL FOUR COPPA TOSCANA - AREZZO, CON UN KEBEDE A 28 CARATI, SORPRENDE LEGNAIA E SI GUADAGNA LA FINALE CONTRO LA CIPROS AGLIANA CHE NON HA DIFFICOLTA´ CONTRO MELORIA .
07-01-2013 19:09 - SERIE C
OLIMPIA LEGNAIA - ARETINA BASKET: 73-76
OLIMPIA LEGNAIA: Marchini 18, Alpi 5, Masi 9, Temoka 19, Cangioli 5, Benfenati, Santomieri 14, Orlandini 2, Lari, Tarchi, Lombardi 1, Mugnaini. Allenatore: Trucioni
SCUOLA BASKET ARETINA: Guccione ne, Verdelli 9, Cutini ne, Daviddi ne, Castelli 6, Boldi 12, Liberto 10, Giommetti 4, Tortorizio 3, Malile 4, Kebede 28. Allenatore: Baggiani
ARBITRI: Isufi di Rosignano e Bertuccelli di Agliana
PARZIALI: 18-11, 33-35, 50-47
Prima partita e prima sorpresa. Coppa Toscana inizia col botto con Arezzo senza Cutini, ma con un Kebede da 28 punti, che elimina la favorita Legnaia. L´Olimpia tradita da una serata da una scarsa vena al tiro da fuori e dall´assenza di Calamai, sostituito in quintetto da Cangioli. Anche Masi, acciaccato parte dalla panchina, e il primo canestro delle Final Four lo mette a referto Santomieri, preludio di un break di 7-1 segnato da 5 punti di Marchini con Legnaia più attiva sulle palle vaganti. Arezzo accorcia un po´, senza però ancora trovare un canestro dal campo (2 liberi di Kebede e 4 di Verdelli, 9-6 al 5´30"). Un paio di palle perse di troppo dell´Olimpia impediscono la fuga, nonostante il dominio dei fiorentini nei rimbalzi e Kebede con due liberi scrive il meno 2 a 3´ dalla prima sirena. La zona amaranto invita al tiro Legnaia, ma la serata non è delle migliori e per vedere la prima tripla di Masi bisogna aspettare il 9´ (16-9), che con due liberi di Marchini danno il massimo vantaggio per i gialloblù (18-9 a 17"), annullato da un canestro acrobatico di Verdelli allo scadere. Ci pensa Orlandini a ridare il più 9 ai fiorentini, prima gli attacchi si blocchino per un paio di minuti. Basta poco quindi ad Arezzo per ricucire: una tripla di tabella di Boldi, un canestro forzato di Kebede, un´altra tripla di Liberti. Senza Santomieri in campo la banda di Trucioni fa fatica ad andare a referto, nonostante la 2-3 amaranto non sia impenetrabile ma quando rientra l´ex Affrico la situazione non migliora e la Sba mette per la prima volta la testa avanti con una tripla di Kebede (26-27) e allunga a più 6 a poco meno di 2´ dall´intervallo. Marchini tiene a galla Legnaia (16 punti in 20´), ma è Arezzo ad andare negli spogliatoi con 2 lunghezze di vantaggio. I gialloblù ripassano avanti con una tripla fortunosa di Alpi e con un semplice appoggio di Temoka (45-42), ma l´attacco fiorentino continua a balbettare e con 3´47" da giocare il tabellone dice 47-46. Due antisportivi, uno per parte, in rapida successione non cambiano le cose e il punteggio alla fine del terzo quarto è 50-47. Temoka continua a dominare sotto le plance e porta a sei le lunghezze di vantaggio, dall´altro lato del campo è Kebede ha prendersi tutte le responsabilità e pareggia a quota 53 e con una tripla firma il sorpasso a 7´30" dalla sirena. L´under 19 amaranto è scatenato e piazza un altro canestro dall´arco dei 6,75 che manda avanti di sei i suoi e costringe Trucioni a chiedere un time out. La partita si fa nervosa, gli errori si succedono tra tiri forzati e palle perse. A 2´42" Legnaia deve recuperare 4 punti con palla in mano, Temoka fa un sanguinoso 0/2 dalla lunetta che sul ribaltamento di campo costa un gioco da tre punti per Verdelli (59-67). Il lungo gialloblù si fa perdonare con un fallo e canestro, ma è il solito Kebede a riallungare con un gita perfetta in lunetta. Quando Liberto mette la tripla del 64-71 con poco meno di 1´30" da giocare sembra finita, ma Legnaia non si vuole arrendere e in un amen riapre la partita: tripla di Santomieri, due palle recuperate che fruttano un canestro e un libero. A 56" Temoka pareggia con un libero, ma Arezzo non ha paura e rimette la testa avanti con Castelli. Ad illudere per l´ultima volta i fiorentini è sempre il numero 10 che deposita il pallone del pareggio a quota 73 perché poi Kebede è sentenza dalla lunetta e quando Liberti sbaglia, restano solo 5 secondi, troppo pochi per costruire un tiro decente.
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CIPROS AGLIANA - MELORIA BASKET: 85-66
CIPROS PALLACANESTRO AGLIANA 2000: Bocchini 2 Bogani 3, Piccioli 13, Meoni 5, Limberti 5, Brunetti 6, Gherardeschi 2, Nieri 18, Ferrari 3, Cavicchi 7, Salute 2, Salazar 19. Allenatore: Bertini.
MELORIA BASKET 2000 LIVORNO: Storti 2, Seminara 18, Michelini 5, Rubini 3, Innocenti 5, Nannipieri, Isetto 2, Vortici 4, Mariani 6, Bernini, Raffaelli, Venditti 21. Allenatore: Parcesepe.
ARBITRI: Erbucci di Siena e Landi di Certaldo.
PARZIALI: 19-17, 48-29, 72-43.
Dura poco meno di 20´ la seconda semifinale tra Agliana e Meloria, poi quando i padroni di casa scaldano la mano dalla distanza per i livornesi è notte fonda. E così domani saranno Cipros e Sba a contendersi la Coppa Toscana. Nel primo tempino la differenza di categoria non si vede, così come "non pervenute" le principali bocche da fuoco. Salazar da un lato e Raffaelli dall´altro proprio non si notano. Il cubano si sblocca dopo 5´30´´, l´ala biancoblù invece si accomoda in panca al 10´ con zero nel tabellino senza rientrare. A metà quarto le squadre ci arrivano appaiate a quota 8, quattro a testa per Nieri e Cavicchi nella Cipros, altrettanti per Vortici nei livornesi. Quando Salazar riesce a bucare la zona di Parcesepe, arriva subito la risposta di Michelini, sempre dai 6,75, per il 13 pari del 7´. Una fiammata di Agliana nel finale vale il +6 interno, ma Venditti ricuce da sotto per il 19-17 del 10´. La panchina del Meloria protesta per un paio di decisioni arbitrali più che dubbie, comunque grazie alla fisicità del centro livornese che si fa sentire in entrambe le aree resta a contatto. Almeno fin quando non inziano a entrare le triple. Quelle di Piccioli e Salazar valgono il +8, poi un paio di perse e la truppa di Bertini scappa davvero. Il finale di quarto è una festa per i neroverdi, con il canestro livornese improvvisamente larghissimo, il parziale di 12-3 con cui si va negli spogliatoi è una mezza sentenza, 48-29. Meloria per recuperare prova a colpire da fuori, con risultati pressoché nulli. E Agliana dilaga toccando il +25 con un 6-0 firmato Salazar-Nieri. In un match che ha poco da dire, c´è spazio per un po´ di protagonismo arbitrale con un tecnico a Vortici e un altro alla panchina livornese nel giro di tre minuti. I biancoblù precipitiano fino a -34 sul 78-44 grazie a Nieri, poi recupera un po´ grazie a un redivivo Seminara e al solito Venditti. Ma naturalmente l´esito era già scritto.
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OLIMPIA LEGNAIA: Marchini 18, Alpi 5, Masi 9, Temoka 19, Cangioli 5, Benfenati, Santomieri 14, Orlandini 2, Lari, Tarchi, Lombardi 1, Mugnaini. Allenatore: Trucioni
SCUOLA BASKET ARETINA: Guccione ne, Verdelli 9, Cutini ne, Daviddi ne, Castelli 6, Boldi 12, Liberto 10, Giommetti 4, Tortorizio 3, Malile 4, Kebede 28. Allenatore: Baggiani
ARBITRI: Isufi di Rosignano e Bertuccelli di Agliana
PARZIALI: 18-11, 33-35, 50-47
Prima partita e prima sorpresa. Coppa Toscana inizia col botto con Arezzo senza Cutini, ma con un Kebede da 28 punti, che elimina la favorita Legnaia. L´Olimpia tradita da una serata da una scarsa vena al tiro da fuori e dall´assenza di Calamai, sostituito in quintetto da Cangioli. Anche Masi, acciaccato parte dalla panchina, e il primo canestro delle Final Four lo mette a referto Santomieri, preludio di un break di 7-1 segnato da 5 punti di Marchini con Legnaia più attiva sulle palle vaganti. Arezzo accorcia un po´, senza però ancora trovare un canestro dal campo (2 liberi di Kebede e 4 di Verdelli, 9-6 al 5´30"). Un paio di palle perse di troppo dell´Olimpia impediscono la fuga, nonostante il dominio dei fiorentini nei rimbalzi e Kebede con due liberi scrive il meno 2 a 3´ dalla prima sirena. La zona amaranto invita al tiro Legnaia, ma la serata non è delle migliori e per vedere la prima tripla di Masi bisogna aspettare il 9´ (16-9), che con due liberi di Marchini danno il massimo vantaggio per i gialloblù (18-9 a 17"), annullato da un canestro acrobatico di Verdelli allo scadere. Ci pensa Orlandini a ridare il più 9 ai fiorentini, prima gli attacchi si blocchino per un paio di minuti. Basta poco quindi ad Arezzo per ricucire: una tripla di tabella di Boldi, un canestro forzato di Kebede, un´altra tripla di Liberti. Senza Santomieri in campo la banda di Trucioni fa fatica ad andare a referto, nonostante la 2-3 amaranto non sia impenetrabile ma quando rientra l´ex Affrico la situazione non migliora e la Sba mette per la prima volta la testa avanti con una tripla di Kebede (26-27) e allunga a più 6 a poco meno di 2´ dall´intervallo. Marchini tiene a galla Legnaia (16 punti in 20´), ma è Arezzo ad andare negli spogliatoi con 2 lunghezze di vantaggio. I gialloblù ripassano avanti con una tripla fortunosa di Alpi e con un semplice appoggio di Temoka (45-42), ma l´attacco fiorentino continua a balbettare e con 3´47" da giocare il tabellone dice 47-46. Due antisportivi, uno per parte, in rapida successione non cambiano le cose e il punteggio alla fine del terzo quarto è 50-47. Temoka continua a dominare sotto le plance e porta a sei le lunghezze di vantaggio, dall´altro lato del campo è Kebede ha prendersi tutte le responsabilità e pareggia a quota 53 e con una tripla firma il sorpasso a 7´30" dalla sirena. L´under 19 amaranto è scatenato e piazza un altro canestro dall´arco dei 6,75 che manda avanti di sei i suoi e costringe Trucioni a chiedere un time out. La partita si fa nervosa, gli errori si succedono tra tiri forzati e palle perse. A 2´42" Legnaia deve recuperare 4 punti con palla in mano, Temoka fa un sanguinoso 0/2 dalla lunetta che sul ribaltamento di campo costa un gioco da tre punti per Verdelli (59-67). Il lungo gialloblù si fa perdonare con un fallo e canestro, ma è il solito Kebede a riallungare con un gita perfetta in lunetta. Quando Liberto mette la tripla del 64-71 con poco meno di 1´30" da giocare sembra finita, ma Legnaia non si vuole arrendere e in un amen riapre la partita: tripla di Santomieri, due palle recuperate che fruttano un canestro e un libero. A 56" Temoka pareggia con un libero, ma Arezzo non ha paura e rimette la testa avanti con Castelli. Ad illudere per l´ultima volta i fiorentini è sempre il numero 10 che deposita il pallone del pareggio a quota 73 perché poi Kebede è sentenza dalla lunetta e quando Liberti sbaglia, restano solo 5 secondi, troppo pochi per costruire un tiro decente.
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CIPROS AGLIANA - MELORIA BASKET: 85-66
CIPROS PALLACANESTRO AGLIANA 2000: Bocchini 2 Bogani 3, Piccioli 13, Meoni 5, Limberti 5, Brunetti 6, Gherardeschi 2, Nieri 18, Ferrari 3, Cavicchi 7, Salute 2, Salazar 19. Allenatore: Bertini.
MELORIA BASKET 2000 LIVORNO: Storti 2, Seminara 18, Michelini 5, Rubini 3, Innocenti 5, Nannipieri, Isetto 2, Vortici 4, Mariani 6, Bernini, Raffaelli, Venditti 21. Allenatore: Parcesepe.
ARBITRI: Erbucci di Siena e Landi di Certaldo.
PARZIALI: 19-17, 48-29, 72-43.
Dura poco meno di 20´ la seconda semifinale tra Agliana e Meloria, poi quando i padroni di casa scaldano la mano dalla distanza per i livornesi è notte fonda. E così domani saranno Cipros e Sba a contendersi la Coppa Toscana. Nel primo tempino la differenza di categoria non si vede, così come "non pervenute" le principali bocche da fuoco. Salazar da un lato e Raffaelli dall´altro proprio non si notano. Il cubano si sblocca dopo 5´30´´, l´ala biancoblù invece si accomoda in panca al 10´ con zero nel tabellino senza rientrare. A metà quarto le squadre ci arrivano appaiate a quota 8, quattro a testa per Nieri e Cavicchi nella Cipros, altrettanti per Vortici nei livornesi. Quando Salazar riesce a bucare la zona di Parcesepe, arriva subito la risposta di Michelini, sempre dai 6,75, per il 13 pari del 7´. Una fiammata di Agliana nel finale vale il +6 interno, ma Venditti ricuce da sotto per il 19-17 del 10´. La panchina del Meloria protesta per un paio di decisioni arbitrali più che dubbie, comunque grazie alla fisicità del centro livornese che si fa sentire in entrambe le aree resta a contatto. Almeno fin quando non inziano a entrare le triple. Quelle di Piccioli e Salazar valgono il +8, poi un paio di perse e la truppa di Bertini scappa davvero. Il finale di quarto è una festa per i neroverdi, con il canestro livornese improvvisamente larghissimo, il parziale di 12-3 con cui si va negli spogliatoi è una mezza sentenza, 48-29. Meloria per recuperare prova a colpire da fuori, con risultati pressoché nulli. E Agliana dilaga toccando il +25 con un 6-0 firmato Salazar-Nieri. In un match che ha poco da dire, c´è spazio per un po´ di protagonismo arbitrale con un tecnico a Vortici e un altro alla panchina livornese nel giro di tre minuti. I biancoblù precipitiano fino a -34 sul 78-44 grazie a Nieri, poi recupera un po´ grazie a un redivivo Seminara e al solito Venditti. Ma naturalmente l´esito era già scritto.
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